venerdì 8 marzo 2013

Serena Dandini

Serena Dandini - Ferite a morte
In questo giorno di 'festa della donna', proponiamo un libro che dà voce alle donne che non possono più e forse non hanno mai potuto festeggiare.
<<'Ferite a morte' nasce dal desiderio di raccontare le vittime di femminicidio. Ho letto decine di storie vere e ho immaginato un paradiso popolato da queste donne e dalla loro energia vitale. Sono mogli, ex mogli, sorelle, figlie, fidanzate, ex fidanzate che non sono state ai patti, che sono uscite dal solco delle regole assegnate dalla società, e che hanno pagato con la vita questa disubbidienza. Così mi sono chiesta: 'E se le vittime potessero parlare?' Volevo che fossero libere, almeno da morte, di raccontare la loro versione, nel tentativo di ridare luce e colore ai loro opachi fantasmi. Desideravo farle rinascere con la libertà della scrittura e trasformarle da corpi da vivisezionare in donne vere, con sentimenti e risentimenti, ma anche, se è possibile, con l'ironia, l'ingenuità e la forza sbiadite nei necrologi ufficiali. Donne ancora piene di vita, insomma. 'Ferite a morte' vuole dare voce a chi da viva ha parlato poco o è stata poco ascoltata, con la speranza di infondere coraggio a chi può ancora fare in tempo a salvarsi. Ma non mi sono fermata al racconto e, con l'aiuto di Maura Misiti che ha approfondito l'argomento come ricercatrice al CNR, ho provato anche a ricostruire le radici di questa violenza. Come illustrano le schede nella seconda parte del libro, i dati sono inequivocabili: l'Italia è presente e in buona posizione nella triste classifica dei femminicidi con una paurosa cadenza matematica, il massacro conta una vittima ogni due, tre giorni.>> (Serena Dandini)

1 commento:

  1. Commento di Federica C:
    E'uno di quei rari libri che segnano sul serio. La Dandini, sulla traccia dell'Antologia di Spoon River, dà finalmente voce alle bambine, ragazze e donne di tutte le latitudini, che ogni giorno soffrono e sono uccise. Si piange (molto, dunque vi sconsiglio di leggerlo sul treno), ci si incazza, perchè tutti, me compresa, potremmo fare qualcosa contro questa cultura devastante che genera stragi, ma si sor-ride anche, con una delicatezza che ha il peso di un fiore lasciato sulla tomba di ognuna di quelle donne. Un libro essenziale, che dovrebbe essere lettura obbligatoria in ogni scuola secondaria.

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